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La tavola dei libri: tre incontri con l’antropologia. Un ciclo di presentazioni a cura di Pietro Clemente, al Teatro Povero di Monticchiello

Un ciclo di presentazioni di libri dedicati all’antropologia: La tavola dei libri, colloqui con gli autori a cura dell’antropologo Pietro Clemente. Dal monumentale studio di Baronti sui riti funebri, alla raccolta di proverbi di Vannuccini, passando per il numero monografico della rivista Testimonianze dedicato all’Italia dei piccoli centri. Partenza sabato 4 marzo alle 17:30. Con cene, musica e aperitivi.

L’antropologia è di casa a Monticchiello, ma stavolta non per gli studi sul teatro di comunità del borgo toscano: tra marzo e aprile, per tre sabati, sarà infatti Pietro Clemente, tra i più noti e attivi antropologi italiani, a guidare il pubblico alla scoperta di pubblicazioni che ruotano attorno a soggetti e temi di sicuro interesse, in dialogo con studiosi chiamati a contribuire e con gli autori.

Primo appuntamento il pomeriggio del 4 marzo, con la monumentale monografia curata da Giancarlo Baronti: Margini di sicurezza, l’ideologia folklorica della morte in Umbria. Lo studio è frutto di una ricerca condotta per più di quattro decenni, si avvale del contributo di oltre cento tesi di laurea e di un vastissimo numero di testimonianze, interviste, racconti di vita. Il processo rituale al centro dell’opera viene descritto con comparazioni territoriali e discusso partendo da sfondi teorici e interpretazioni molteplici. Uno straordinario affresco tra passato e presente, su un tema universale. Un vero e proprio ‘monumento’, appunto, del folklore del centro Italia.

Il 18 marzo sarà la volta del numero monografico di Testimonianze dedicato all’Italia dei piccoli centri. La rivista fondata da Ernesto Balducci – diretta oggi da Severino Saccardi – ospita una riflessione a più voci di carattere antropologico, politico-istituzionale, storico e letterario. Al centro del dibattito, un’Italia fatta di piccoli comuni, borghi storici ma anche centri abitati anonimi e paesi abbandonati, in cui la popolazione svolge, nonostante la frequente marginalità delle istituzioni, un’opera di presidio e di cura del territorio, nonché del suo vasto e capillare patrimonio ambientale ed artistico. Un’Italia in sofferenza, che richiede “buona politica” e la capacità di saper coniugare modernità e tradizione, rispetto del patrimonio e prospettive di crescita culturale.

A concludere il ciclo i Proverbi toscani raccolti da Giancarlo Vannuccini verranno presentati sabato 8 aprile dalle 17:30, come negli altri casi. Un ‘repertorio generale’ di oltre 7500 proverbi, organizzato per facilitare consultazione e ricerca: i proverbi sono organizzati per argomenti, con una serie di indici ragionati che ne permettono la veloce ricerca. Non mancano interpretazioni delle voci ambigue e rimandi a corrispondenti latini, l’esposizione dei proverbi per possibili circostanze di utilizzo e una rete di rimandi interni tra quelli che esprimono concetti opposti. Una guida attraverso la quale riscoprire questa forma di sapienza antica ma modernissima, in tempi di sintesi e velocità della comunicazione. Twitter, insomma, non ha davvero scoperto l’efficacia espressiva della frase ad effetto, icastica e fulminea.

Per i singoli eventi sono previsti anche momenti enogastronomici: si parte con un’apericena il 4 marzo, per proseguire con le cene alla Taverna di Bronzone del Teatro Povero: 18 marzo in collaborazione con ARCI Monticchiello, 8 aprile con musica dal vivo. Per partecipare ai pasti è necessaria la prenotazione almeno entro il giorno precedente.

Per prenotazioni, contattare la sede del Teatro Povero: 0578 75 51 18, orari di ufficio tranne lunedì pomeriggio. Per informazioni anche: info@teatropovero.it ; Account Facebook: www.facebook.com/teatropovero – sito web: www.teatropovero.it